IL PROBLEMA DELLA SCENA NATIVA

La lezione si apre con una riflessione: cosa c'era quando siamo nati e cosa abbiamo visto arrivare?
Se per Garibaldi i velieri e la polvere da sparo facevano già parte della scena nativa, uno strumento che ha visto arrivare può essere il telegrafo; Steve Jobs ha visto arrivare il televisore; Fedez ha visto arrivate internet; ma se volessimo spingerci più in là, cosa vedrà arrivare Leone, nato appena un mese fa, con una scena nativa già colma di strumenti?
Per provare a rispondere a questa domanda bisogna tornare all'idea di Dio-Google ed attribuire a Dio forse la più fondamentale caratteristica. Dio è semplice, onnipresente, onnipotente, ma più di ogni altra cosa, Dio garantisce l'aldilà, una vita dopo la morte, la risposta al più grande interrogativo dell'essere umano, Dio ti promette l'immortalità dell'anima.
E allora, tornando a Leone, cosa vedrà arrivare? Riuscirà l'uomo a esorcizzare la morte attraverso delle tracce umane? Si può notare come già oggi la tecnologia si stia spingendo in quella direzione, attraverso social network, avatar virtuali che cercano di riprodurre caratteristiche fisiche e caratteriali dell'individuo per far si che esista anche dopo la morte, che parli, e anche comunichi.

Esistono siti, nati negli Stati Uniti, come World Without Me, tramite cui è possibile inviare, dopo la morte, video, messaggi o canzoni alle persone care, specificando anche il giorno in cui inviare questi messaggi.
Si sta studiando in Svezia una tecnologia che, tramite un robot, permetta di parlare con i defunti. Viene creata un'identità virtuale che verrà trasferita poi al robot, insieme al tono della voce; dopo la morte il robot si attiverà e sarà possibile parlare con il defunto e ricevere risposte, dalla sua stessa voce, presumibilmente attendibili data la conoscenza profonda che il robot acquisisce dell'individuo.
Eugenia Kuda, cofondatrice della startup russa Luka ha creato una chatbot, un software in grado di rispondere alle domande, per permettere a chiunque di dialogare con un suo amico scomparso. Le risposte della chatbot possono considerarsi "veritiere" rispetto alle caratteristiche dell'individuo in quanto si basano su conversazioni personali Telegram di quest'ultimo.
Esistono inoltre siti, come ETER9 e Eternime, basati sull'intelligenza artifiale, in cui è possibile creare un avatar digitale che immagazzina post e foto e ha memoria dei dati personali dell'utente.
Riuscirà così l'uomo a combattere la grande paura della morte e a raggiungere la certezza dell'immortalità?

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