FRANK OWEN GEHRY_MASSE TRAIETTORIE COLLISIONI


Gehry, a differenza di Eisenman, può essere definito un architetto del 3D, per lui infatti masse e volumi vengono prima di ogni cosa nell'approccio all'architettura.
Molto importante in Gehry è il rapporto con il mondo della tecnologia e dell'informatica.

Si sono identificate delle parole chiave per riuscire a sintetizzare l'approccio di Gehry, che sono: assemblare, spaziare, separare, fondere e slanciare.

_Assemblare: Un esempio può essere sicuramente la casa Gehry, in cui il progettista interviene su
una preesistenza in maniera molto contrastante con essa, attraverso appunto la tecnica dell'assemblaggio.

_Spaziare: Separare gli oggetti. Un esempio può essere la casa per un film maker, in cui quello che più è importante nel progetto sono gli spazi vuoti lasciati tra i volumi. Gli oggetti acquistano così una loro iconicità.

_Separare: Si prende ad esempio il progetto per il centro commerciale, ufficio e museo Edgemar, in
cui Gehry cerca di portare maggiore qualità architettonica e spaziale verso l'interno, non massimizzando il fronte stradale. In questo progetto i corpi sembrano quasi incisi, tagliati.

_Fondere: Un progetto esemplificativo è quello per il museo e fabbrica della Vitra, in cui l'architetto compie operazioni di fusione e compenetrazione tra le parti, attraverso incastri, sottrazioni, merge. Con questo tipo di approccio la spazialità interna viene stimolata e creata dagli stessi volumi e dai rapporti che hanno tra loro.

_Slanciare: Gli incastri delle forme slanciano le forze verso l'esterno, operazione irradiante che crea quasi una vibrazione della stessa atmosfera. Un esempio doveroso è il Guggenheim di Bilbao, dove il progetto vuole sottolineare la trasformazione urbana, irradiata e slanciata verso tutta la città. Questo tipo di approccio interfaccia il futurismo (ad esempio le sculture di Boccioni). Gehry in quest'opera intuisce un ragionamento di traiettorie, in parte fisicizzate ed in parte potenziali.



Bibliografia di riferimento:
-A. Saggio, Architettura e modernità, Roma, 2010, pp. 388-400
-https://www.domusweb.it/it/progettisti/frank_gehry.html

Commenti

Post più popolari